domenica 24 febbraio 2008

Francesca Angela ZARU - DIECI ANNI DI LIBERTA'

La G28, potenziata da Rainbow e da InformArt magazine, si è ritagliata uno spazio tutto suo tra le istituzioni culturali pubbliche e private di Cagliari, ci è riuscita con passo di danza, assorbendo lo spirito libero di Mail Art e assaporando con ironia le variopinte conquiste estetiche del postmoderno.
All'insegna della libertà la G28 é diventata veramente uno spazio per artisti, della matita come del pennello, dell'oggetto come delle idee, in particolare della poesia, sia essa incorporata nella materia che nelle parole. Spazio anche per gli artisti della critica, filosofi e non che per la galleria producono piccoli gioielli di presentazioni.
Luogo di cultura dunque, dove ogni intervento, mostra, performance, tavola rotonda, conversazione, dibattito porta il segno "d'amorose cure".
Curati sono gli inviti, che non riesci a cestinare neanche volendolo, curati i cataloghi, curati gli allestimenti, curatissime soprattutto le collettive di piccolo formato, col loro dispiegarsi di firme consolidate ed emergenti, sarde e della penisola, in confronti aperti e dialoghi inconsueti.
La G28, generosa dispensatrice di momenti estetici, potrebbe anche andare oltre sulla strada della socializzazione dell'arte.
Mi piacerebbe, per esempio, che, valorizzando il suo amore per il piccolo formato, diventasse anche un luogo di mercato sperimentale: arte come nutrimento quotidiano, o almeno settimanale, da vendere come il pane, opere per quadrerie familiari da rinnovare ad ogni nuovo interesse, opere da raccogliere e godere in album, come speciali fotografie , o meglio emanazioni del nostro tempo.
E, naturalmente, mi piacerebbe che gli album avessero tutti le preziosissime copertine di Italo Medda
Testo di Francesca Angela ZARU

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